Escursione al Blockhaus, un’avventura nei luoghi dei briganti abruzzesi
L’escursione al Blockhaus rappresenta da sempre una delle più straordinarie esperienze da un punto di vista storico culturale.
Di cosa si tratta?
Il nome deriva dalla guarnigione di mercenari austriaci che presiedevano questo passaggio. In questo luogo, nel 1866, i piemontesi fecero ricostruire questo edificio di origine borbonica come deterrente per il passaggio dei briganti in questo luogo strategico.
Qui si trovano delle incisioni realizzate su pietre del luogo. In alcuni casi realizzate dai pastori, che lasciavano il loro nome, un loro segno di riconoscimento o più semplicemente un disegno. Altre invece furono realizzate, durante il risorgimento italiano, dai briganti. I briganti si radunavano in questi luoghi, prendevano decisioni e fuggivano alle catture. Riportavano scritte satiriche sopra le rocce o firme.
Parecchie di queste incisioni sono andate perdute per sempre ma quasi tutte quelle presenti sono datate.
Le più celebri incisioni si trovano alla cosiddetta Tavola dei Briganti.
Il sentiero per arrivare alla Tavola dei Briganti è di una bellezza rara. Si ha la possibilità di camminare sul crinale, chiamato Scrimacavallo, della montagna ammirando la Majella e le diverse valli che si aprono sui fianchi.
La Tavola dei Briganti (2.110 m.s.l.m.) è un luogo dove la storia ha lasciato il suo segno. Una grossa pietra dove i briganti incisero scritte e simboli per raccontare la loro vita ed i loro ideali.
Lasciata la macchina al rifugio Pomilio, 1.888 m.s.l.m. (in prossimità delle antenne), inizia l’itinerario “Indro Montanelli” che è un’area pedonale e per diversamente abili, percorribile anche con i bimbi sul passeggino.
Arrivati alla fine dell’area pedonale si trova un colle alla cui cima c’è il Blockhaus e nel mezzo una madonnina.
Da quì in poi c’è un solo sentiero che devi seguire fino ad arrivare al cartello che indica la Tavola dei Briganti attraversando il caratteristico “pino mugo”.